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Bookpride 2019: Isabella Pileri fra gli ospiti con il nuovo romanzo "Il costruttore di clessidr
- Recensione Libri
- 30 set 2019
- Tempo di lettura: 4 min
La scrittrice Jeanne Bonner tempo fa si interrogava sul blog di letteratura Litherary Hub sulla scarsa visibilità delle scrittrici italiane. I nomi femminili in classifica sarebbero infatti inferiori del 50% rispetto a quelli dei colleghi uomini. Uno di questi nomi è senza dubbio quello di Isabella Pileri, giallista genovese conosciuta. L'abbiamo intervistata su questo e altro, in occasione dell'uscita del nuovo romanzo rosenoir "Il costruttore di clessidre"
- Isabella, il tuo precedente romanzo "Schegge di memoria" è stato varie volte fra i bestseller IBS a livello nazionale, ciò nonostante in generale le scrittrici italiane hanno spesso scarsa visibilità in Italia, salve rare eccezioni. Secondo te, a cosa è dovuto questo problema?
- La domanda è molto ampia! Cercherò comunque di rispondere. Secondo me, le scrittrici, in Italia, accusano problemi che appartengono a tutto il genere femminile: quante volte si parla di "pari opportunità" , ad esempio fra lavoratori e lavoratrici, senza che poi si arrivi mai a normative che siano in grado di garantire un'eguaglianza effettiva? Il problema non si pone solamente quando si parla di divario salariale donna/uomo a parità di posizione lavorativa, ma anche nel mondo della scrittura dove, per varie ragioni, le donne vengono, se mi posso permettere, a volte considerate meno del loro omologo maschile.
A questo si aggiunge la concorrenza spietata che gli "scrittori puri" ( quelli che scrivono e basta, NdR) subiscono da parte di altri che legano la propria fama e pubblicità in principio al mondo dello spettacolo o alla politica.
Spesso questi ultimi oscurano gli scrittori puri o quelli che lavorano su se stessi per diventarlo: il risultato è l'appiattimento culturale e un paese dove si legge sempre meno. Anche scrivere è un mestiere che richiede dedizione e professionalità, non può essere improvvisato.

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