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La Letteratura per un mondo migliore: il mio impegno per gli animali e contro le discriminazioni

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 4 gen 2017
  • Tempo di lettura: 2 min


Viviamo in un mondo complesso, dominato dalle rigide e talvolta disumane leggi dell'economia.

Tutto questo genera ciò che, in senso etico, possiamo chiamare ingiustizia e in senso economico, si definisce una disparità di potere "contrattuale".

Tuttavia questo meccanismo presenta una falla, costituita proprio dalla rigidità: nel momento in cui, infatti, il nostro comportamento non si comporta secondo il consueto schema di causa- effetto per cui si produce per guadagnare, ecco che, in qualche modo, si crea una breccia di eguaglianza in un mondo fondamentalmente ingiusto.

Per questi motivi, sin dal primo poliziesco "Morte nel Fango", edito dalla piccola casa editrice di Sestri Levante Gammarò, per passare a "Il Peccato chiama Peccato" pubblicato da BAE Edizioni di Roma ( alla quale sono riconoscente: in particolare, è stato l'allora Direttore Artistico di BAE, Armando Rotondi, a credere in me senza che io avessi "appoggi" nel mondo della Letteratura, creando la base per il successo de "Il Peccato chiama Peccato"), all'audiolibro e al filmato "Il Peccato chiama Peccato", ho cercato di ragionare in modo "anti-economico".

Ho allora deciso, dopo averne ovviamente parlato con la mia gatta Minou, randagina furba e vecchietta, e con la piccola Pimpi, incrocio Yorkie per mia fortuna abbandonato una domenica di agosto alcuni anni fa, di devolvere l'intero ricavato dei miei diritti d'autore di "Morte nel Fango" al Canile Municipale di Genova. Alcuni anni dopo, sentendomi un po' una "pirata dell'economia", nuovamente ho donato l'intero ricavato dei miei diritti di "Il Peccato chiama Peccato" alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane.

Poiché, tuttavia, sino a quel momento avevo fatto del bene agli animali, ho deciso che era giunto il momento di rendere il dono della scrittura utile anche ai miei simili umani.

Ho pensato, allora, che da anni ho alcuni amici non udenti del Circolo ENS di Genova.

Ed ecco nascere la prima idea: girare un filmato con la mia grande amica ed eccezionale fotografa Giovanna Fadda, con un cast composto da ragazzi sordi; a seguito di questo bellissimo progetto, mi sono successivamente posta domande circa lo scarso accesso che, in Italia, è garantito a chi soffre di disabilità rispetto a libri, film e altre forme di espressione artistica.

Perché, dunque, non lanciare il messaggio: "NOI NON CI STIAMO!"?

Da questa affermazione quindi è nato anche l'audiolibro de "Il Peccato chiama Peccato", interamente registrato da e con attori, regista, produttore e tecnico del suono volontari: ne è nato un unicum nel panorama degli audiolibri, ovvero un romanzo che parla come un film, recitato a più voci e non dal solo narratore.

In prospettiva, l'audiobook "Il Peccato chiama Peccato", per la regia di Dario Pittaluga e per la produzione di FB Productions Genova di Francisco Bayon, è destinato a tutti, anche ai non vedenti, i quali potranno presto usifruirne, grazie alla preziosa collaborazione con l'Istituto Chiossone che si è da subito dichiarato interessato a questo meraviglioso progetto.

A presto avrete nuovi aggiornamenti... nel frattempo Buon 2017 a tutti, pelosi, piumati e non!


 
 
 

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